Eccoci di nuovo a Porto San Giorgio!
Come ogni primo giorno che si rispetti, le prime ore sono di ambientamento. Ci sta chi già sa come funziona e che conosce il villaggio e si improvvisa tutore per i neofiti, Vale sia per i ragazzi sia per gli accompagnatori.
Diciamo che, se lo scorso anno abbiamo colorato il villaggio di un “discretissimo” verde lime fluorescente, quest’anno la scelta cromatica per le t-shirt ufficiali è virata verso un più rassicurante azzurro. Se la scelta del colore avrà o meno condizionato il comportamento dei nostri atleti lo sapremo tra sette giorni. Per il momento basta dire che l’idea che ci siamo fatti è quella di un branco di gnu al galoppo nella riserva Masai Mara in Kenya.
Comunque, per tranquillizzare i nostri lettori a casa, sappiate che i ragazzi sono carichi di energie ed entusiasmo e gli accompagnatori ancora vivi. Domani sera, ve lo diciamo per esperienza, saranno sempre entusiasti ma sicuramente meno energici. Da domani si lavora!
Non poteva mancare, come da tradizione, il diario del Capitano Gianluca che a fine giornata, instancabile come sempre, ci fa il suo consueto resoconto nel suo inconfondibile stile.
Diario del Capitano Guga Gianluca, Villaggio La Capannina – Porto San Giorgio – Italia – Pianeta Terra
Stardate 202406.30
Finalmente regnava il silenzio sul pianeta La Capannina. Forse qualche risata lontana si sentiva ancora, ma nulla di paragonabile al fragore di voci e risate delle ore precedenti. Il cielo era limpido e negli ultimi minuti la temperatura era scesa, il venticello che fino a quel momento sembrava un phon acceso, si era rinfrescato.
La prima serata era passata, e la sensazione era quella di essere stati travolti da una mandria di gnu nel cuore del Kenya. I giovani esploratori e le giovani esploratrici si osservavano, cercando di capire quali gossip e pettegolezzi far circolare in quelle prime ore di missione. Non ho ancora capito chi piace a chi, chi piace a cosa e cosa piace a chi… molta confusione e idee poco chiare tra le fila degli atleti della Fenice.
Le più piccole avevano dato la caccia a Matteo, pronunciando le parole che lui ritiene innominabili… Banana e Formaggio (ognuno ha le sue fobie). Alcune avevano giocato a carte, burraco (mi domando… dove si impara il burraco?), uno, eccetera. Altre avevano macinato chilometri sghignazzando e ridendo, sostenendo che i maschi della missione non erano alla loro altezza.
Effettivamente, nonostante i loro fisici e il loro fare alla James Dean, i maschi, raccogliendo tutti i loro neuroni, avevano passato la serata senza capirci gran che. Nel ritenersi fighi, non si erano accorti di una grandissima verità che i loro padri avevano preferito celare per garantire ancora qualche anno di spensieratezza: “un uomo è una donna che non ce l’ha fatta” (cit.). Purtroppo, per loro è ormai troppo tardi…
Domani è un altro giorno, si inizia a fare sul serio. Dormite, ragazzi, che la sveglia arriva per tutti!
Fine registrazione