Summer Camp 2024 Day#6

Un filo di nostalgia inizia a serpeggiare tra tutti qui al Villaggio: il giorno del rientro si avvicina troppo velocemente.

Nonostante ciò la giornata scorre tranquilla tra allenamenti e tante altre attività. Anche i residenti e gli altri turisti, qui a Porto San Giorgio si sono abituati alla nostra “discreta” presenza e al rumore di uno stormo di palmipedi che i ragazzi generano durante i loro spostamenti in gruppo strisciano stancamente i piedi con le infradito… 

L’argomento di oggi (c’era da aspettarselo) è l’ amore: quello bello, spontaneo, innocente (davvero) tra giovani che si guardano e fa colorire i volti più dell’abbronzatura e del quale il nostro, ormai noto suo malgrado, Dott. Palladino ci spiega le dinamiche.

Si parla anche di quello raccontato in TV. Cerchiamo di farci spiegare il senso di una (purtroppo n.d.r.) nota trasmissione televisiva in onda in serata. Niente da fare: non capiamo ma forse è meglio così.

Non potevano mancare gli agguati notturni dei nostri accompagnatori ad animare un pò la serata: silenziosi come cobra e scattanti come manguste (pare vero…). Ma di questo ne parlerà Gianluca nel suo diario.

 

Diario del Capitano Guga Gianluca, Villaggio La Capannina – Porto San Giorgio – Italia – Pianeta Terra

Stardate 202407.05

E le coppiette… se ne vanno via…

Alla capannina sboccia l’amore! Ma non dirò nulla di più…

I ragazzi e le ragazze si scrutano, si parlano… tranquilli, hanno l’ordine di rimanere a un metro di distanza. Quindi, cari papà, tutto ok…

Oggi più che mai penso alla parola “gruppo”, e questi ragazzi e ragazze lo sono sempre di più… li unisce la passione per uno sport e l’affetto che contraddistingue chi cresce insieme.

Camminando nel villaggio, si percepisce questo clima e lo stesso avremo tra un allenamento e l’altro una volta tornati a Roma.

Vorrei concludere con un messaggio di speranza, ma non posso esimermi dal raccontarvi dei raid e degli agguati che nel cuore della notte hanno colpito senza pietà le stanze rumorose.

Notte di Agguati

Il buio ci circonda, la notte è densa e silenziosa, improvvisamente interrotta da un rumore assordante che riecheggia a pochi passi da noi.

Decidiamo allora, Rambis ed io, di tentare una sortita. Usciamo furtivi dal nostro alloggio per dirigerci alla fonte del rumore. Ci accucciamo vicini, lui alla porta, io alla finestra. Ogni fibra del nostro essere è tesa, pronti a qualsiasi eventualità. Il cuore batte forte, sincronizzato con l’eco lontano delle risate.

D’un tratto, tra i suoni confusi, si sentono chiaramente delle parole: “Quello esce da rete con la testa…” Una frase che, se non altro, ci rassicura. I ragazzi hanno in testa una cosa sola… Le risate fragorose che seguono ci strappano un sorriso, ma non abbassiamo la guardia. Ormai siamo pronti a scattare e decidiamo comunque di proseguire nell’azione pianificata.

Spalanchiamo la porta. Rambis si lancia dentro con il suo fucile ad acqua, l’arma scelta per questa missione notturna. I primi colpi colpiscono due ragazzi, che rantolano sorpresi, incapaci di capire cosa stia succedendo. L’acqua fredda ridesta i loro sensi, ma è troppo tardi per loro: sono già “vittime” del nostro agguato.

Dall’altra stanza, un grido rompe l’aria. Uno dei ragazzi, in preda al panico, urla il nome dei suoi compagni. La sua voce si fa sempre più agitata, il terrore palpabile. Mentre Rambis continua la sua irruzione, io mi sporgo dalla finestra, cercando di individuare il prossimo bersaglio. Eccolo! Un altro schizzo d’acqua colpisce in piena fronte un ragazzo che si affaccia, lasciandolo stupefatto.

L’ultima parola che sentiamo è un furioso “bastardi!”, seguita da una risata strozzata. E poi, di nuovo, il buio e il silenzio si riprendono la notte.

La missione è compiuta, gli agguati notturni sono un successo. Ma ciò che rimane, siamo sicuri, più delle gocce d’acqua e delle urla di sorpresa, è il senso di cameratismo, l’affetto e la complicità che unisce tutti qui al villaggio. In questa notte di risate e agguati, scriviamo un altro capitolo della nostra storia, un ricordo che portiamo con noi una volta tornati a casa.

Fine registrazione

Alcune istantanee di ieri